2003

In un’annata poco felice per il Carnevale veneziano, la Calza allestisce un suo programma «totalmente autonomo, autogestito e autoprodotto», intitolato all’Eros. Una delle novità più importanti è la presenza di un maestro dell’erotismo come il pittore Massimo Zuppelli, docente a Brera, che dipinge dal vivo durante il festival di poesia erotica che continua a dare scandalo: tra i vincitori c’è infatti un’assistente di «Mani Pulite» della Procura di Milano. La Calza organizza due mostre, una di quadri, l’altra di foto, riprende il Trionfo della morte, che poi esporta in Trentino, a Villalagarina, e chiama l’artista Angel Orensanz con le sue sfere giganti per il Trionfo dell’Amore. Organizza anche la serata «Bacari e alcol» e la tradizionale «Asta degli innamorati», poi torna a Berlino con «La fuga di Casanova» e inventa la singolare asta «Basta con queste anticaglie» in cui mette all’incanto la canottiera di Bossi e la calzamaglia di Berlusconi.