1984

Dopo il «Mascarar» del 1983, la Compagnia de Calza va all’assalto per affermare, a tutti i livelli, la «venezianità» del Carnevale «in contrapposizione a quanti vorrebbero invece trasformare la manifestazione in un’imitazione di carnevali di altri paesi». Ancora a San Polo gli Antichi mettono in scena, al Carnevale di Venezia 1984, il Gran Balo del Foresto de sesto, il Gran Balo de le Cortigiane con l’elezione della «Regina» della categoria, e il Gran Balo de Corto Maltese. Poi inventano la Ombralonga, vanno nell’isola di Burano a rendere omaggio al più antico Carnevale veneziano, allestiscono a San Maurizio il primo Mercatino de le Mascare e scoprono l’unico ritratto esistente del poeta Giorgio Baffo, del quale, a dicembre, comperano all’asta una rarissima edizione dei suoi sonetti. Portano il Carnevale anche a Mira, sulla Riviera del Brenta, a giugno ridanno nuovamente vita alla festa di San Pietro di Castello, e a luglio organizzano una grande kermesse gastronomica in campo San Maurizio. A settembre partecipano con una barca della Calza alla Regata Storica, e a San Maurizio battezzano, in forma pubblica e antica, Zanzorzi Zancopè, primo e unico figlio del Gran Priore degli Antichi Paolo Emanuele Zancopè. Nel corso dell’anno la Calza partecipa a numerose trasmissioni televisive, tra cui “Pronto Raffaella”, “Domenica In”, “Fantastico 5”.