Il «Goldoni!» di platino a Maurizio Bastianetto

Premio alla carriera al geniale artista veneziano

In occasione della prima edizione del Festival del Teatro Comico «Goldoni!» in programma al Teatro a l'Avogaria venerdì 9 e sabato 10 dicembre prossimi venturi, La Compagnia de Calza «I Antichi» ha il piacere di annunciare che il premio alla carriera, il «Goldoni!» di platino, verrà quest'anno assegnato a Maurizio Bastianetto, geniale artista veneziano autore e ideatore di personaggi e spettacoli di grande successo e immancabile divertimento; manager e inventore; scrittore e saggista. Uomo dalle cento e una (e di più) vite.

Nel corso di quarant'anni Maurizio Bastianetto, scrittore, attore, giornalista e inventore, ha dato vita a un caleidoscopico universo di personaggi e invenzioni. Così sapientemente studiate nella loro verosimiglianza, così sapientemente fondate su ricerche e fantasia, da diventare storie credute comunemente verissime. Il Merdazzer con il suo servizio di toilette ambulante e la sua oggettistica varia: dalla vanvera al leopardo. Il Clisterologo seguace delle teorie settecentesche del luminare parigino Monsieur Le Roy (realmente esistito) sull'impiego terapeutico dell'enteroclisma. Il Bonigolomante, depositario dell'occulta antichissima scienza della divinazione del futuro attraverso la lettura dell'ombelico. E poi personaggi indimenticabili vere e proprie «momarie con una persona» come lo Stilita Folle, l'eremita sulla colonna formato ambulante; l'Eunuco Azzurro e il suo elogio delle gioie della svirilità. Ma anche maschere esilaranti interpretate con soave indifferenza: l'Uomo in cerca urgente di una ritirata; il signor Bacco Dionisio della Laguna; l'Arcimboldo Umano; Giulio Andreotti il Viscido; George W. Bush l'Idiota. Abili creazioni patafisiche come: un saltarello in gomma elastica brevettato; gli stivali usa e getta per l'acqua alta con incorporato il misuratore del livello (in centimetri); il Cika-Bag, appendice per pacchetti di sigarette in cui riporre i mozziconi invece di buttarli per terra. Tra le sue avventure manageriali, vere, ricordiamo tra tutte la coltivazione di funghi champignon nelle grotte nella catena dello Swartberg in Sudafrica.

Negli ultimi anni Maurizio Bastianetto scrive e pubblica romanzi, testi teatrali e saggi, alcuni in veneziano, con la consueta arguta ironia: il romanzo quasi autobiografico e molto cittadino «Settimo (ma non è un Comandamento)»; «Mali e remèdi» l’unico dizionario medico in veneziano (1300 voci 420 pagine); l'antologia teatrale «Naturalia non sunt turpia» di storia scientifica e scatologica; e «No me sento tanto ben» in veneziano con testo a fronte/retro di Daniele Pennac. Tutti editi da Filippi Editore.