Ballata per Kociss

Commemorazione per il 45.mo anniversario di Silvano Maistrello

PER PROBLEMI TECNICI INASPETTATI LA SERATA È RINVIATA

CI DISPIACE!

 

La Compagnia de Calza I Antichi 

in collaborazione con il Teatro a l'Avogaria
presenta
Ballata per Kociss
Commemorazione per il 45.mo anniversario di Silvano Maistrello
uno spettacolo in anteprima

di Giovanni Dell'Olivo, Alvise Camozzi, Serena Catullo
con l'introduzione di Roberto Bianchin e Luca Colferai

 

La Compagnia de Calza «I Antichi» per ricordare la singolare vita di Silvano Maistrello detto Kociss, ultimo ladro di Venezia, protagonista di clamorose acrobatiche evasioni, autore di rapine senza spargimento di sangue né violenza, simbolo di una città che ormai non esiste più, porta in scena al Teatro a l'Avogaria (Corte Zappa, Dorsoduro, 1617) uno spettacolo in anteprima del cantautore Giovanni Dell'Olivo, con la partecipazione della straordinaria voce di Serena Catullo e la narrazione dell'attore Alvise Camozzi. Introduce la serata il duo de I Antichi: Roberto Bianchin e Luca Colferai.

Silvano Maistrello detto Kociss è forse l’ultima leggenda dalla nostra città. Nato ai bordi della società veneziana, in fondamenta sant'Anna a Castello nel 1948, negli anni più cupi e difficili del secondo dopoguerra; morto nel 1978 durante gli anni più tristi della Repubblica italian. Venne ucciso, colpito da due pallottole della polizia, mentre fuggiva dopo una delle tante rapine in banca, all’incrocio tra il rio di Santa Marina e il rio del Piombo, vicino ai Santi Giovanni e Paolo. A soli trent'anni, senza aver mai sparato un colpo.

Un bandito di vecchio stampo. Primogenito di una numerosa prole quasi senza padri con altri otto tra sorelle e fratelli, e un'unica indomita madre, Rosi. Iniziò a rubare per fame. Sopravvisse in un mondo difficile. Rubava alle banche, nei ricchi appartamenti, nei banchi di pegno, e poi tratteneva per sé una parte del denaro, regalando il resto a chi aveva bisogno. Nella Venezia proletaria degli anni Sessanta e Settanta non erano pochi. Era abilissimo nelle fughe. Dal carcere, dai treni in movimento, dal tribunale. Fuggiva in barca, correndo sui tetti. Si rese introvabile per ben diciassette volte. Il soprannome, Kociss come il capo Apache ribelle, era nato dalla sua fisionomia magra e nervosa, con i lineamenti che ricordavano un indiano d'America.

Dalla sua storia, che I Antichi ricordano ad ogni anniversario della sua scomparsa senza intenti agiografici ma per raccontare una vita e una città ormai perdute per sempre, dieci anni fa Roberto Bianchin ha tratto un libro: Kociss. Passione e morte dell'ultimo bandito veneziano (con testi di Gianfranco Bettin e Giovanni Dell'Olivo). Giovanni Dell'Olivo aveva creato un album di canzoni originali e nuove riproposizioni. Con la regia di Gianni De Luigi, aveva messo in scena uno spettacolo teatrale di successo fin dal 2010.

Lo spettacolo in scena giovedì 11 maggio alle ore 21 al Teatro a l'Avogaria è un'anteprima della riedizione, rivista da Giovanni Dell'Olivo e Alvise Camozzi, dello spettacolo KOCISS, portato in scena dieci anni fa dall'autore con il Collettivo di Lagunaria. Anche il libro verrà prossimamente ristampato da Milieu Edizioni.